Turate – Italia
Ngc Medical
Biofilia e interior design
NGC Medical Headquarter, la biofilia in architettura ha connesso work setting, natura e valori aziendali
Fit Out - Ngc Medical
Le onde che connettono l’uomo agli ambienti costruiti, sono influenzate dal nostro benessere fisico e mentale. A tale stato si giunge attraverso l’interiorizzazione delle forme della natura, riflesse nella geometria dell’architettura.
È questa la filosofia alla base della biofilia, tendenza definita dal suo stesso pensatore, Edward Wilson, come una “innata attrazione biologica verso la natura”.
Se implementata nella configurazione degli ambienti che fruiamo quotidianamente, il contributo fornito dalla geometria della vita in ambito lavorativo, non ha eguali.
Durante il processo di realizzazione del NGC Medical Headquarter di Turate (Como), in Biesse srl abbiamo assorbito e reindirizzato verso il nostro ruolo di General Contractor, il fascino di questa concezione sposata dal progetto ideato da Giuseppe Tortato Architetti.
Biofilia e interior design
Biofilia e interior design, la trasformazione di un edificio industriale degli anni ’80 in work setting benefico
La commessa ha previsto la rigenerazione totale dei 6500mq che componevano un edificio industriale tipico degli anni ’80, con soffitti molto alti.
Creare un link tra work setting, natura e valori aziendali propri della committenza, eccellenza nazionale nella gestione in service delle sale operatorie e di emodinamica, si è rivelata una sfida stimolante.
Nel nuovo hangar, oggi il personale di NGC Medical può ritrovare la propria vocazione nei confronti del lavoro che svolge in un layout che ripropone in chiave innovativa l’antico legame tra medicina e natura.
Qui ogni spazio è inaspettato e, al tempo stesso, magneticamente attrattivo: la non ortogonalità, i materiali, le superfici, le tinte e l’illuminazione naturali la fanno da padrone, impreziositi dalla presenza di piante e verde negli uffici.
Il visitatore sembra chiamato ad esplorare una terra vergine concepita su misura per la sua mission: le tonalità del blu, colore corporate fissato su soffitto e pareti, ricordano in maniera rassicurante il cielo e l’acqua.
Il grigio pietra, poi, percorre l’intera pavimentazione Interface, quasi a scortarci in un itinerario sensoriale in cui i piedi sembrano immersi nell’acqua fredda e rigenerante di un torrente. Il calore, di contro, viene restituito dal tono di un giallo aranciato, estensione vitale del sole ravvisabile sulle forniture e negli ambienti più dinamici.
Il progetto illuminotecnico è stato studiato per valorizzare la mobilità, la flessibilità e la percorribilità degli spazi, con i corpi illuminanti di Linea Light Group.
La messa a nudo dell’involucro che avvolgeva lo stabile, ha comportato problematiche legate all’acustica. Le soluzioni adottate, però, hanno contribuito a creare un design accessorio che non passa di certo inosservato. Tra tutti, spiccano i pannelli fonoassorbenti a soffitto e da parete con tecnologia Snowsound di Caimi Brevetti, utilizzati in due modelli (di Francesco e Alberto Meda).
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